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Pochi giorni fa al XXXII Congresso Nazionale AIRIPA (Associazione Italiana per la Ricerca e l’Intervento nella Psicopatologia dell’Apprendimento) tenutosi a Reggio Emilia, che raduna clinici e ricercatori esperti di BES e disturbi dell’apprendimento, abbiamo presentato i risultati di uno studio preliminare in merito ai possibili cambiamenti dei profili cognitivi dei soggetti con DSA considerando il passaggio da WISC-IV e WISC-V (test più utilizzato al mondo per la misurazione delle capacità cognitive in età evolutiva).

Il test WISC-V

La WISC-V rappresenta un’evoluzione significativa rispetto alla versione precedente (WISC-IV), introducendo cambiamenti sostanziali nella struttura dei sub-test e nelle prove che concorrono al calcolo del Quoziente Intellettivo (QI) totale.  Tra le principali citiamo, la possibilità di ricavare 5 Indici primari e non più 4, grazie alla scomposizione dell’Indice di Ragionamento Visuo-Percettivo (IVP, WISC-IV) nell’Indice Visuo-Spaziale (IVS) e nell’Indice di Ragionamento Fluido (IRF), operazione utile a ricavare punteggi più mirati che consentono una descrizione più accurata delle capacità del bambino.

Sempre nella direzione di questo obiettivo, la quinta versione offre la possibilità di ricavare ben 5 indici ausiliari e non 2: oltre ai già noti Indice di Abilità Generale (IAG)Indice di Competenza Cognitiva (ICC), si aggiungono l’Indice di Ragionamento Quantitativo (IRQ), l’Indice di Memoria di Lavoro Uditiva (IMLU) e l’Indice Non Verbale (INV), molto utile nella valutazione di bambini con difficoltà linguistiche.

Il nostro studio si è posto lo scopo di andare ad indagare se tali cambiamenti hanno un impatto anche sui profili cognitivi rilevati con la versione precedente del test, su una popolazione di bambini con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA).

I partecipanti del nostro studio sono stati 11 bambini (6 femmine e 5 maschi di età media 14 anni).

I risultati ottenuti e presentati in occasione del Congresso AIRIPA, hanno evidenziato delle differenze significative in riferimento l’ICC con una deflessione dello stesso, mentre non risultano differenze in riferimenti IAG.

Così come si osserva una significatività rispetto IVE sempre in termini di deflessione della performance rispetto la versione precedente.

Questi primi risultati preliminari hanno lo scopo di iniziare a delineare le differenze tra le due versioni dello strumento di valutazione, la WISC-IV e la WISC-V.

Sebbene i dati raccolti finora siano indicativi di alcune tendenze significative, come la maggiore sensibilità della WISC-V in alcune aree cognitive, è fondamentale ampliare il campione per ottenere conclusioni più robuste e generalizzabili.

Inoltre, l’introduzione di un gruppo di controllo sarà essenziale per verificare se le differenze osservate siano effettivamente dovute alle modifiche dello strumento e non ad altre variabili. Questa ulteriore fase di ricerca permetterà di confermare i risultati preliminari e di comprendere più a fondo l’impatto delle modifiche apportate alla WISC-V, fornendo un quadro più chiaro per l’uso clinico dello strumento e per l’elaborazione di interventi più efficaci.

L’obiettivo finale sarà quello di garantire una valutazione cognitiva che rispecchi in modo ancora più accurato il funzionamento cognitivo dei bambini con DSA, migliorando così la precisione diagnostica e la qualità degli interventi.

Gruppo AbilMente Research: Dott.ssa I.M.C Baschenis, M. Orlandi, R. Sannino

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