Il Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività (ADHD) è una condizione neuroevolutiva caratterizzata da disattenzione, impulsività e, in alcuni casi, iperattività.
Tradizionalmente diagnosticato in età evolutiva, si stima che oltre il 60% dei bambini con ADHD continui a presentare sintomi significativi anche in età adulta (Faraone et al., 2021). Tuttavia, molte persone scoprono di avere ADHD solo in età adulta, spesso dopo anni di difficoltà nella gestione del tempo, nell’organizzazione e nella regolazione emotiva.
Come riconoscere l’ADHD in età adulta? Quali sono i segnali da non sottovalutare?
Se ti riconosci nei segnali chiave che andremo ad elencare nel nostro articolo di approfondimento, presso il Centro AbilMente, con sedi a Voghera e Pavia, è possibile effettuare una valutazione specialistica per comprendere il proprio profilo di funzionamento e ricevere un supporto mirato.
1. Difficoltà di concentrazione e attenzione
L’ADHD non significa semplicemente essere “distratti” o “smemorati”. Le persone con ADHD faticano a mantenere la concentrazione su compiti che richiedono sforzo mentale prolungato, in particolare se non sono altamente stimolanti.
Alcuni segnali tipici includono:
- Difficoltà a portare a termine progetti complessi, anche se interessanti.
- Distrazione facile da stimoli esterni o pensieri interni.
- Tendenza a procrastinare compiti che richiedono pianificazione.
- Sensazione di iperfocus su attività di interesse, con perdita della cognizione del tempo.
In età adulta, questa difficoltà può manifestarsi nella gestione del lavoro, delle responsabilità domestiche o nella difficoltà a rimanere concentrati durante riunioni o conversazioni importanti.
2. Impulsività e difficoltà di autoregolazione
L’impulsività è un aspetto centrale dell’ADHD e può avere un impatto significativo sulla vita quotidiana.
Alcuni comportamenti comuni includono:
- Parlare senza riflettere, interrompendo gli altri in conversazioni.
- Difficoltà a resistere a impulsi d’acquisto o decisioni affrettate.
- Cambiamenti improvvisi di interesse o difficoltà nel mantenere impegni a lungo termine.
- Scarsa gestione delle emozioni, con reazioni eccessive a situazioni stressanti.
Negli adulti, l’impulsività può tradursi in difficoltà nel gestire le relazioni interpersonali, nel prendere decisioni finanziarie ponderate o nel mantenere una routine stabile.
3. Difficoltà nella pianificazione e gestione del tempo
L’ADHD influisce sulla capacità di organizzare le attività quotidiane e rispettare le scadenze.
Alcuni segnali da osservare:
- Sensazione di perenne sovraccarico mentale, anche per compiti semplici.
- Perdita di oggetti importanti o dimenticanza di appuntamenti.
- Difficoltà a stimare il tempo necessario per completare un’attività.
- Procrastinazione cronica, seguita da picchi di produttività sotto pressione.
In età adulta, queste difficoltà possono portare a problemi lavorativi, accumulo di compiti rimandati o frustrazione nel non riuscire a organizzare il proprio tempo in modo efficace.
Diagnosi di ADHD in età adulta: è possibile?
Contrariamente a quanto si pensa, è possibile ricevere una diagnosi di ADHD anche in età adulta. Molti adulti con ADHD sono stati bambini mai diagnosticati, poiché i sintomi erano meno evidenti o perché hanno sviluppato strategie di compensazione.
Come si diagnostica l’ADHD negli adulti?
Presso il Centro AbilMente, è possibile effettuare una valutazione specialistica per l’ADHD in età adulta, attraverso un percorso strutturato che include:
- Colloqui clinici per raccogliere la storia personale e identificare difficoltà presenti sin dall’infanzia.
- Interviste diagnostiche strutturate.
- Test neuropsicologici per analizzare funzioni cognitive come attenzione, memoria di lavoro e pianificazione.
- Raccolta di informazioni da familiari o partner, utili per comprendere meglio il funzionamento quotidiano.
Se hai il sospetto di avere ADHD, puoi prenotare una valutazione presso AbilMente per comprendere meglio il tuo profilo di funzionamento e ricevere indicazioni personalizzate.
ADHD o altro? Differenze con altre condizioni
Alcuni sintomi dell’ADHD possono sovrapporsi ad altre condizioni psicologiche, come:
- Ansia e depressione: l’ADHD può portare a stress cronico e senso di inadeguatezza, ma l’ansia è più legata a preoccupazioni future, mentre l’ADHD si manifesta con distrazione e impulsività.
- Disturbo dello Spettro Autistico (ASD): entrambi possono includere problemi di attenzione e rigidità cognitiva, ma nell’ADHD la difficoltà principale è nella regolazione dell’attenzione, mentre nell’autismo prevalgono difficoltà sociali e comportamentali.
- Disturbo Bipolare: il bipolarismo causa episodi di ipomania e depressione ciclici, mentre nell’ADHD l’iperattività e la disattenzione sono costanti nel tempo.
Se i sintomi interferiscono con la qualità della vita, una valutazione specialistica è il primo passo per chiarire il quadro diagnostico.
Il percorso verso il benessere: cosa fare dopo la diagnosi?
Ricevere una diagnosi di ADHD in età adulta può essere un sollievo, ma è solo l’inizio del percorso. Una gestione efficace può includere:
- Psicoterapia cognitivo-comportamentale (CBT) per migliorare la gestione del tempo e le abilità organizzative.
- Strategie pratiche come l’uso di planner, promemoria digitali e tecniche di suddivisione delle attività.
- Supporto farmacologico, se indicato da uno specialista, per migliorare il focus e la regolazione emotiva.
- Gruppi di supporto per condividere esperienze con altre persone con ADHD.
Conclusioni
L’ADHD è una condizione che non riguarda solo i bambini, ma può influenzare significativamente anche gli adulti. Riconoscere i segnali e cercare una diagnosi accurata è il primo passo verso una migliore qualità della vita.
Se ti riconosci in questi sintomi, presso il Centro AbilMente è possibile effettuare una valutazione specialistica dell’ADHD in età adulta, con un team esperto in neuropsicologia e psicoterapia.
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